martedì 14 luglio 2009


Grida uomo, grida! Finche la tua anima non fuoriesce a sporcare il pavimento, colandoti dalla bocca in rivoli verdognoli. L'uomo urla per sfogarsi, perchè non sempre ha altri modi di farlo.
Siamo tutti degli urlatori, a volte silenzioni nel nostro piccolo universo. Siamo delle stelle che si spengono, lanciando il loro ultimo raggio luminoso con un grido straziante.
Urla al mondo che ci sei, forse, il mondo risponderà. E tu capirai di esistere. Abbatti ogni catena che imprigiona la tua voce, non lasciar vincere l'inutile vuoto. Riempiti i polmoni di buona aria e manda un segnale di vita. Io ti ascolterò. Noi ti ascolteremo. Vibrano le corde vocali, articolando parole e pensieri, lasciandoti libero di dire ciò che vuoi, passando in rassegna i tuoi "se" i tuoi "ma". Una lotta senza ferite ci aspetta, forse non ferite esterne ma grandi emorregie dentro di noi si consumano ad ogni parola.
L'urlo ci libera. Il fuoco si spegne. Il cielo è terso. Il sole è alto. Noi siamo qui. Tutto è detto. Nessuna parola giace in silenzo
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