Mi trovavo in un luogo molto frequentato dalle loro madri, la parrucchieria, e non volendo ho assistito ad una conversazione: chiedevano il meglio per i propri figli...
Mamma y: Sei andata a prendere la pagella di tuo figlio?
Il mio ha avuto tutti 9, ma la maestra mi ha detto che è difficile che lei metta 10 quindi posso considerare quel voto come il massimo.
Mamma x: Si, si anche il mio. Ma è giusto che gli metta questi voti, sono bambini molto intelligenti ed educati!
Anche in condotta gli ha messo 9.
Mamma y: Si...ma quello lo ha messo anche al bambino marocchino...
Mamma x: DAVVERO?!?!
Mamma y: E si... e invece sono andati a bocciare la figlia di W.
Mamma X: Mamma mia non ci posso credere!...
Ma visto che c'erano non potevano liberare la classe da quel marocchino! Sicuramente farà una puzza... soprattuto in quel buco di classe.... ahahah.
Mamma Y: E tanto si ritira... loro non ci tengono come noi all' istruzione.
Non ho commentato quel giorno e non lo farò ora... anche perchè non credo ce ne sia bisogno.
Su una cosa, però, ho riflettuto ... Noi e gli Altri, forse, ancora dobbiamo imparare a convivere, è per questo che ho pensato fosse opportuno condividere questa esperienza sul blog "Noi e gli altri" http://versounanuovacittadinanza.blogspot.com/ di Stefania
mi sembra che il commento a questo post è già presente nel tuo blog..si potrebbe dire che vale anche in questo caso il detto: OGNI SCARRAFONE E' BELLO A MAMMA SOI...
RispondiEliminaAlla fine chi ci dice che questi altri siano sempre gli altri???
per gli altri, questi ALTRI, questi diversi possiamo essere anche noi...(pensiamo alla famosa poesia del poeta inglese)
Cara AnnaMaria ..hai fatto benissimo a condividere questo post con me e con il mio blog in quanto hai centrato in pieno il punto...l'ignoranza, la presunzione e un forte individualismo ci conducono giornalmente ad assistere a simili discorsi che, per me, portano alla luce la tragicità dell'essere umano, il quale nel terzo millennio, purtoppo, non solo non riesce a convivere con l'altro...,ma soprattutto non riesce a riconoscerlo...Ecco come prende valore la frase di Morin che spesso ho citato nel mio blog..."L'ultimo continente sconosciuto è l'uomo stesso"...ed ecco come in queste occasioni più che mai mi accorgo di quanta tristezza ci sia nel fatto che l'uomo giornalmente incontra sè stesso, ma non sempre si riconosce....Stefi
RispondiElimina